
Prime Minister a Biennale Democrazia
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- Data 23 Aprile 2025
Sabato 29 marzo le studentesse della scuola di politica per giovani donne “Prime Minister” di Asti, Verbania, Ivrea e Alpi hanno preso parte alla IX edizione del festival Biennale Democrazia al Polo del ‘900 di Torino.
Nell’incontro, intitolato “Da Non è la Rai a Tik Tok”, la consulente politica e autrice di “Cattive Maestre”, Maria Cafagna, ha esplorato il tema della rappresentazione del corpo femminile nei media, ieri come oggi, prendendo in esame donne che sono state oggettivizzate e messe a scrutinio durante tutta la loro carriera nel mondo dello spettacolo.
La speaker ha sottolineato come il modello di società patriarcale veda con preoccupazione ogni immagine “non tradizionale” della donna. Non a caso, ha ricordato, nell’epoca attuale di Trump e Musk notiamo un revival della figura femminile tradizionale con il fenomeno delle “tradwives” su Tik Tok, che ostacola l’emancipazione e il raggiungimento della parità, promuovendo la sottomissione della moglie al marito e i tradizionali ruoli di genere all’interno della famiglia.
Giada Balsamo, studentessa al quarto anno del liceo classico Vittorio Alfieri di Asti, è salita sul palco per portare la sua riflessione. «Ogni donna che nasce – ha affermato – è una possibilità di cambiare il mondo, una possibilità di continuare la sfida di uguaglianza iniziata tempo fa da quelle donne che hanno iniziato a lottare per i nostri diritti. Le donne del futuro siamo noi: dobbiamo impegnarci a concretizzare un domani di uguaglianza tra i sessi e di valorizzazione della figura femminile, che spesso, ancora oggi, per essere presa sul serio in molti contesti deve diventare più “maschile”».
Giada, inoltre, scrive «Per me l’incontro è stata un’opportunità di crescita. Conoscere le ragazze che come me stanno seguendo il percorso di Prime Minister, condividere con loro opinioni e sensazioni mi ha permesso di ampliare i miei orizzonti, i miei pensieri. Ho scoperto nuovi punti di vista che prima non avevo considerato. Dobbiamo tirare fuori la loro voce, capendo l’immensa bellezza che c’è nel poter essere libere di esprimersi, senza il timore di essere giudicate, di non essere prese sul serio o di non essere considerate. Noi giovani donne dobbiamo scegliere chi e cosa essere. Non siamo solo un corpo: siamo le nostre risate, l’amore che doniamo, la meraviglia e l’entusiasmo che proviamo di fronte al piacere della scoperta o di fronte a una nostra passione, siamo i nostri sogni, le nostre fragilità e ferite che nascondiamo dietro a un sorriso, siamo i nostri sbagli, le nostre incertezze, le nostre paure che affrontiamo ogni giorno con grinta».
Nel pomeriggio le ragazze di Prime Minister hanno preso parte ad un workshop sul tema del consenso, promosso da Amnesty International e coordinato da Emilia Astore, formatrice e consulente in educazione ai diritti umani, sviluppo organizzativo e gestione di conflitti.
Le “Primers” di Asti, Verbania, Alpi e Ivrea si sono confrontate a gruppi sui loro contesti scolastici e territoriali, condividendo le percezioni sulla sicurezza della città e sul significato del consenso. Per le ragazze, consenso significa “rispetto”, “libertà” e “dialogo”: le partecipanti hanno lavorato sulle possibili azioni di intervento su questo tema, con l’obiettivo di portare un miglioramento nei loro contesti di riferimento.
Con la partecipazione di circa 60 studentesse delle scuole di Prime Minister nel Nord Ovest, la giornata è stata un’occasione di riflessione e confronto tra giovani donne provenienti da diversi contesti, sottolineando l’importanza della rete nazionale di Prime Minister come spazio sicuro per tutte le ragazze.
Testimonianza delle Studentesse di Prime Minister Asti
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